Sono molti anni che fotografo l’acqua. Nei miei corsi e workshop di fotografia, suggerisco sempre ai miei “alunni” di trovare un tema, un progetto a lungo termine su cui concentrarsi. Lo definirei un “progetto aperto”, ovvero una serie di fotografie a tema che si continua a perseguire e a scattare, negli anni. L’acqua, in generale, ma soprattutto nei torrenti di montagna è uno dei miei temi, uno dei miei “progetti aperti”. Per vari motivi, però, la maggior parte delle mie foto d’acqua sono state scattate in fiumi e torrenti delle Alpi Occidentali. In questa sessione, invece, mi sono calato nel torrente Calaita, in Val Calaita, ai piedi delle Pale di San Martino… “acque dolomitiche”, quindi. Più che “acque dolomitiche”…rocce dolomitiche che, se bagnate, assumono una particolare tonalità gialla, molto diversa da quella delle rocce delle Alpi Occidentali. Questo post non vuole essere un articolo completo su come fotografare l’acqua, ma solo il resoconto di questo mio shooting fotografico. Per il resto ne parlerò, sicuramente, in un altro articolo più generale.
Lo scatto fotografico
Mi piace, in genere, concentrarmi sui particolari come salti d’acqua, cascatelle, rocce ferme, in contrapposizione al fluire del torrente e così via. In questo caso, però, avevo intenzione di scattare una foto d’insieme, con il torrente, il bosco e le montagne sullo sfondo. L’altro elemento importante che avevo in mente era di minimizzare la presenza del cielo, molto nuvoloso, rispetto al primo piano del greto del torrente che doveva essere preponderante nella mia idea di composizione. Ho quindi cercato un punto comodo per piazzare il treppiede, indispensabile per questo genere di fotografia, non solo per il tempo di posa lungo utilizzato, ma anche per costringere il fotografo a concentrarsi maggiormente sull’inquadratura. Lavorando per l’editoria, scatto sempre, o quasi, sia in orizzontale sia in verticale, in modo da venire incontro alle esigenze delle redazioni che possono poi scegliere, con calma, il taglio preferito. La luce, nonostante il cielo nuvoloso, era molto intensa. Per ottenere, quindi, il tempo di posa lungo dell’acqua, ho utilizzato un filtro ND 8 (toglie 3 stop, ne ho parlato in questo articolo), in modo da allungare la posa e avere l’effetto seta. La focale utilizzata è un 24 mm, in modo da avere una composizione d’ampio respiro.
Ricapitolando
Se ti interessa approfondire l’utilizzo dei filtri Neutral Density, ne ho parlato in questo articolo: Filtri Neutral Density