Per un obiettivo in più…

Per un obiettivo in più…………….

Guida alla scelta delle ottiche per la fotografia in montagna

Di FotoPerCorsi

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“Non esiste fotografo al mondo che non desideri avere almeno un obiettivo in più”

John Shaw

La frase del celebre fotografo naturalista americano “fotografa” alla perfezione uno dei maggiori problemi di chi si muove in montagna alla ricerca di scorci, ambienti e FotoPerCorsi suggestivi. La fotografia di montagna è sempre un compromesso tra l’escursione, la pazienza di chi ci accompagna e il tempo che si decide di dedicare alla fotografia, con pause e soste, sottraendolo a quello dell’ascensione o dell’escursione. Difficile, però, resistere alla tentazione di partire con un corredo completo sulle spalle. Dopo poche ore di cammino, il peso dell’attrezzatura sembrerà essere raddoppiato, per crescere esponenzialmente all’aumentare del dislivello. A fine escursione ci sembrerà di aver vagato per monti e valli con un macigno nello zaino, o un menhir, tipo Asterix e Obelix. La celeberrima “pozione magica della forza” del druido Panoramix, purtroppo, non esiste. Dovremo, quindi, provare a ridurre il peso.

Cose da non fare

Qualche anno addietro mi apprestavo a salire al Colle del Lauson (Val d’Aosta – Cogne – zona rifugio Vittorio Sella). Mi sembrava di essere decisamente fuori forma, arrancando ad ogni tornante. In effetti, oltre allo zaino col necessario per pernottare al rifugio, avevo un nutrito corredo fotografico sulle spalle: 24, 35-70, 80-200, 400, 60 macro, flash sb 26, Horizont panoramica, F 90 x e cavalletto. Un vero delirio !. D’altronde il grandangolare e il 35-70 servono per paesaggio e soggetti umani, l’80-200 assolve alla duplice funzione di isolare alcuni elementi e consente di riprendere gli ungulati, come il 400, quando questi sono più lontani. D’estate poi ci sono i fiori, impossibile, quindi, rinunciare al macro?………Il flash e la panoramica completavano il corredo. Trasportare il tutto sino ai 3295 m del colle si è rivelato una vera tortura.

Quale è il giusto corredo ?

 Evidentemente è necessario rinunciare a qualche cosa o scegliere in base alle caratteristiche della zona dove si intende intraprendere l’escursione. In pratica, andando in una zona conosciuta per la presenza di specie di fiori particolari sarà bene portare il macro e tutto il necessario per questo tipo di ripresa. Se siamo in una zona protetta, abitata da molti animali, non mancheremo di caricarci sulle spalle il peso del teleobiettivo. In FotoPerCorsi generici, un corredo tipo potrebbe essere costituito da due zoom, tipo: 24-70 e 70-200. Certo, i rimpianti sono sempre dietro l’angolo; anzi, appena dopo l’ultimo tornante. Credo in definitiva che il giusto corredo non esista, o meglio sia decisamente una questione personale e sia necessario decidere di volta in volta.

 

Zummo o son fisso ?

 Zoom o focali fisse?. Non voglio certo aprire un contenzioso al proposito, o lanciarmi in inutili disquisizioni filosofiche. Scegliamo obiettivi di buona qualità, fissi o zoom. C’è chi sostiene che le focali fisse siano di qualità superiore. Probabilmente è, in linea di massima, vero. I più grandi fotografi di montagna e natura al mondo, però (Galen Rowell, Art Wolfe, Frans Lanting), usano tranquillamente gli zoom. Se vanno bene per loro, siate certi che vanno bene per chiunque. L’unica precauzione è quella di non utilizzare obiettivi con escursione focale troppo estesa come i famosi Super Grondar, tipo: 24-300, 28-200, 15-1850. E’ difficile, infatti, progettare un obiettivo che abbia buona resa sia alle focali super grandangolari che a quelle super tele. Scegliamo, quindi, zoom dall’escursione contenuta, tipo 24-70, 24-120, 24-105, 80-200, 16-35, ecc., tenendo anche presente che, generalmente, i migliori hanno focali dello stesso genere (il 16-35 ha tutte focali grandangolari, il 24-70 ha un grandangolo e un tele medio, un 100-300 ha tutte focali tele. Un 24-200 o 28-300 (o il mitico Super Grondar), invece, vanno dal grandangolo spinto al tele potente, con focali estremamente diverse dal punto di vista progettuale. Le focali fisse hanno sicuramente una distanza minima di messa a fuoco minore e, avendo meno lenti, presentano minori problemi di flare negli scatti in controluce. In definitiva un buon fotografo di montagna deve avere un nutrito corredo di obiettivi e scegliere di volta in volta quelli che più si addicono ai FotoPerCorsi che si intendonointraprendere ed alle fotografare che si vogliono scattare.image

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