L’uso del flash nella fotografia di paesaggio non è molto frequente. Può essere utile per illuminare un primo piano, come in questo caso. Interessante anche il suo utilizzo per ammorbidire o eliminare alcune parti in ombra. Devo dire, però, che l’insieme di luce e ombra, per il mio modo di fotografare, è determinante e molto caratterizzante, soprattutto nelle immagini di paesaggio di montagna. Sicuramente amo le ombre chiuse, scure, a volte anche molto scure. In fotografia, però, ritengo sia importante avere una “mente aperta”, come dico sempre nei miei workshop di fotografia. A volte, quindi, modificare il proprio modo di comunicare può essere un utile esercizio mentale.
Gelatina ambrata
La foto di apertura (sopra) di questo “foto consiglio” simula la tonalità calda del tramonto su un sasso, in primo piano, grazie all’utilizzo di una gelatina colorata (CTO: color to orange) che modifica la tonalità fredda della luce flash. E’ come se dalla nebbia e dalle nubi spuntasse un singolo raggio di sole concentrato proprio sul sasso.
Gelatina rossa
Discorso diverso, invece, se si cambia il colore della gelatina sulla parabola del flash, ottenendo così effetti diversi, anche molto irreali. La gelatina rossa modifica notevolmente l’impatto visivo dello scatto, con un risultato decisamente meno realistico.
Liscio, gassato o…flash senza gelatine, insomma…
Sicuramente più sobria, invece, l’idea di usare il flash, senza alcun modificatore di colore. In questo modo, il lampo serve a rendere meno netta l’ombra sul sasso, sulla sinistra, in primo piano.
E senza il flash?
Ecco lo scatto senza l’utilizzo di luce artificiale, con il primo piano più scuro e in ombra, nel rispetto dello “Spirito del Ticino”, in una mattina invernale con cielo coperto e nebbioso.
Come si impostano fotocamera e flash?
Sia usando la gelatina sul flash, sia scattando con la parabola “liscia”, per utilizzare il lampo, in questi scatti, è necessario mixare la luce ambiente con quella artificiale. Riassumo, in breve e schematicamente” le impostazioni:
La messa a fuoco é sulle rocce più vicine.
Generalmente si usano diaframmi chiusi, in modo da avere profondità di campo estesa e la luce del lampo del flash non troppo potente. Altrimenti il soggetto sarebbe risultato troppo chiaro, sovraesposto in gergo fotografico.
Gli iso, in questo caso, sono 100. Si usano sempre iso bassi (quelli nativi del sensore della fotocamera), sia per ottenere elevata qualità di immagine, senza rumore digitale, sia per ottenere un lampo del flash non troppo intenso.
E’ meglio separare il flash dalla fotocamera, in modo che si possa orientare il lampo nel migliore dei modi. Col flash sulla slitta si avrebbe il lampo frontale. Meglio posizionare la luce lateralmente. Ci sono appositi cavetti dedicati o flash comandati a distanza. In queste foto, però, il lampo è sulla slitta della fotocamera.
Per queste foto, il tempo di posa è sempre quello della luce ambiente, in modo da rendere lo sfondo (fiume e alberi) luminoso come il primo piano e non più scuro, come specificato nel paragrafo successivo.
Usando il flash, come si fa a ottenere lo sfondo illuminato come il primo piano ?
Impostare la fotocamera in M (altrimenti alcuni automatismi influirebbero sul syncro flash).
Misurare l’esposizione, settando diaframma e il tempo di posa relativo, come se non stessimo usando il flash.
Poi si accende il flash (in TTL).
Si scatta la foto.
Se la parte illuminata dal flash è troppo chiara, allontanare il lampo, oppure chiudere ulteriormente diaframma o abbassare gli iso, se possibile.
Parlerò del flash, in maniera approfondita in post successivi. Per ora questo è un buon metodo, veloce e semplice, per ottenere il primo piano illuminato, come lo sfondo.
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