Di Cesare Re
Periodo nero, ovattato, silenzioso, scuro, nefasto, amaro, cinereo. E’ il 2020, novembre, un momento di vita sospesa, quasi eterea, quasi…Queste foto sono scattate alla luce dell’infrarosso, in un momento in cui la luce invisibile è pochissima, bloccata dalla nebbia, dal freddo, dalla quasi mancanza di clorofilla, la cui presenza, per il paesaggio infrarosso, è una delle caratteristiche peculiari e determinanti, sia nel bianco e nero, sia nel “falso colore”. Tutte le immagini sono scattate con la Nikon D7000 (modificata IR 720) e il Nikkor 17-35 AFS 2,8.
La fotografia infrarosso è un mondo diverso, con una luce invisibile all’occhio umano, ma ben registrabile sul sensore della fotocamera, con un’accurata modifica, oppure usando appositi filtri. Non è, però, questa la sede per parlare di tecnica dell’infrarosso. Questo è solo il breve racconto fotografico di FotoPerCorsi di una mattina tra la nebbia, una coltre silenziosa e ovattata che ben si presta a rappresentare uno stato d’animo cupo, direi anche crepuscolare che, spesso, mi accompagna in questo 2020, come uno zaino troppo pesante da portare sulle spalle.